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Scheda tecnica “Miserere”
Titolo: “Miserere” Regia: Gian Paolo DessolisAttori: Confraternite di: Castelsardo, Sassari, AlgheroFotografia: Gian Paolo DessolisMontaggio Audio Video: Gian Paolo Dessolis e Giorgia SecchiComputer graphics: Gian Paolo DessolisOperatori: Gian Paolo Dessolis, Giorgia Secchi, Davide Pagliaro Costumi: Confraternite di: Castelsardo, Sassari, AlgheroMusiche: Orff, Addinsell, Prokofiev, Mozart, Handel, Verdi, Caikovsky, Albinoni, BeethovenComposizioni sonore e remix: Jeides D.J.Canti liturgici tradizionali: Confraternite delle voci di CastelsardoEffetti Sonori: Gian Paolo DessolisMissaggio Audio: Gian Paolo DessolisFonico cori in presa diretta: Davide PagliaroProduzione: Gian Paolo Dessolis Realizzato col patrocinio della Provincia di Sassari ed il Comune di Sassari Formato: DVD video 4:3 – COLORE – VIRATO SEPPIA Durata: 52 minuti e 19 secondi (compresi titoli di coda)Genere: Documentario Descrizione: Il documentario dalla qualita’ descrittiva svolge una narrazione vera e propria, attraversoLe immagini dei riti a partire dalla Domenica delle Palme di Castelsardo, ripresa con immagini antichizzate che enfatizzano la ieraticita’ delle figure degli incappucciati della Confraternita e dei cori.Il video non ha commento vocale ma solo una colonna sonora formata a volte dai cori degli stessi cantoriA volte da musiche classiche o moderne che forniscono una chiave di lettura solenne o anche ironica delleImmagini (soprattutto dei volti dei fedeli). I riti proseguono il Lunedì Santo, sempre a Castelsardo con la consegna dei “ Misteri “ alla confraternita di Santa croce. I “ Misteri “ sono le rappresentazioni simboliche dei momenti e delle sofferenze della passione del Cristo. Questi vengono “ presentati “ la mattina dalla confraternita alla statua della Madonna che si trova nell’ antica chiesa di Nostra Sgnora di Tergu, la notte avviene la processione nel centro storico medioevale illuminato solo da fiaccole e lanterne, i Confratelli detti” Apostuli “ eseguono i tre cori che intonano il “ Miserere “, lo “ Jesu “, e lo “ Stabat Mater “ a quattro voci con armonizzazioni molto particolari ed antichissime, il Martedì c’e’ la processione dei misteri a Sassari, che parte dalla chiesa delle Monache Cappuccine, e attraverso tappe in varie chiese si prolunga fino a tarda sera. Il Mercoledì sempre a Sassari vi e’ la processione dell’ Addolorata. I riti proseguono il Giovedì ad Alghero con la lavanda in Coena Domini il rito della lavanda dei piedi e nel tardo pomeriggio nella cattedrale vi e’ la crocifissione che nella cittadina catalana assume forme e simbologie spagnolesche. Il Venerdi ancora a Castelsardo c’e’ S’ Iscravamentu, sacra rappresentazione della deposizione di Cristo dalla croce e la successiva processione che accompagna il simulacro, disteso in una moderna bara, dalla Cattedrale alla chiesa di santa Croce. Il documentario finisce con una rappresentazione del male fatto sulla terra e …… Il Documentario è stato girato a Castelsardo, Tergu, Sassari e Alghero nel mese di Aprile 2004 finito di montare Gennaio 2005Presentazione ufficiale 19 Marzo 2005 al Museo di arte contemporanea “ Masedu “ Sassari Per saperne molto di più: Clicca sulla copertina sottostante
IL CONCETTO DI ARTE: RELATIVO O ASSOLUTO?
Tutto tende all'unità. Ogni disciplina, se intesa in modo globale, rivela senz’ altro tratti comuni a qualsiasi altra disciplina, e non c'è dubbio che la distanza tra quello che usiamo definire arte o disciplina artistica e quello che indichiamo invece come design sia veramente molto ridotta, quando non sia nulla. Questo dipende tuttavia dal punto di vista di chi osserva. Una qualsivoglia opera, espressione di pura estetica esiste in quanto tale e indipendentemente dalla percezione che di essa si possa avere o dalla percezione che altri osservatori possano intenderla come tale. Qualsiasi forma d’ arte non necessita di approvazione, lo è già in quanto tale: è essa stessa manifestazione di estetica. Se l’ autore creasse la sua opera traducendo in essa il proprio impeto creativo e con il solo fine di esprimere la propria sensibilità estetica, chiunque la vedesse potrebbe riconoscerla o no come arte: ciò non cambierebbe certo la natura oggettiva dell'opera. Se al contrario l’ autore creasse per fini diversi dall'espressione di pura estetica, chi volesse osservare la sua opera la vedrebbe come espressione di pure estetica. Dunque l'opera è arte o non lo è a seconda del momento percettivo ed ha pertanto un valore relativo. L'opera è o non è arte a seconda del punto di vista e del momento. E’ quindi l'osservatore che diventa autore del contenuto estetico dell'opera e, trascendendo l’ apparenza, la veste di intenzione. E’ pertanto necessario estraniarsi dal concetto di tempo e vedere l'opera che nasce come intenzione artistica del suo autore sempre ed indipendentemente da tutto il resto per avere di essa un concetto ASSOLUTO. Ma se l’ opera dovesse essere intesa come arte grazie alla percezione dell'osservazione ma solo in quel momento e non più in seguito di questa si avrà invece un concetto RELATIVO. L’ arte non è una professione. L'artista è chiunque esprime estetica con l'intenzione di esprimerla. Non è altro.
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