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Video clip Pro unu frore Istentales

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Istantales

Istentales non ha in Italiano una traduzione letterale propria, è comunque una stella della costellazione di Orione, usata in antichità da pastori e contadini come punto di riferimento per semine, raccolti, orari, etc. E la prima stella che vediamo al tramonto e l’ultima che sparisce all’alba. Il gruppo nuorese in 5 anni di attività vanta l’incisione e la vendita di ben 4 albums: il primo, l’omonimo “Istentales”(ottobre 1995), il secondo (settembre 1996) “Naralu Tue” (raccontalo Tu), il terzo “Istentales sempre con voi”, registrato dal vivo all’anfiteatro di Nuoro nel Settembre 1997, infine il quarto” Amsicora” (Febbraio 2000). Il gruppo si è fatto apprezzare col tempo in tutte le piazze dell’isola per l’immediatezza del linguaggio( quasi sempre in limba), che trasmette messaggi di pura sardità e riconduce a immagini di vita quotidiana del mondo strettamente etnico.
I loro testi ricalcano le problematiche tipiche della Sardegna: sequestri, emigrazione, faide, tematiche affrontate con rabbia e la consapevolezza dei gravi disagi che esse recano all’immagine della nostra isola. Durante la pur breve storia, il gruppo ha ricevuto nel 1997 la NOMINATION dalla Commissione Nazionale delle promozioni artistiche; classificati 140 su 570 concorrenti alle selezioni per San Remo.Nel 1997 solo per un soffio non hanno partecipato alla finale. Non ce l’hanno fatta perché il loro brano in” limba sarda” non poteva accedere, secondo il mercato discografico, al Festival della canzone Italiana. Gli Istentales hanno collaborato, nella penultima incisione, un brano (Promissas) con il cantautore Pierangelo Bertoli il quale ha scelto di cantare in sardo assieme al gruppo nuorese in occasione de” Sa Die De Sa Sardigna” nell’Aprile 1998 a Nuoro. Tra le tappe significative degli lstentales ricordiamo: secondi classificati ai Festivals regionali di S. Maria Navarrese (Maggio 1998) e al 1~ Festival della canzone sarda su 37 gruppi presenti (Giugno 1998) a Sestu; reduci da 47 concerti nel 1997,hanno superato i 60 concerti nel 1998, per arrivare ai 77 concerti del 1999. Da sottolineare la nascita di numerosi Fans Club in molti centri dell’isola, tra i primi : Nuoro, Ardauli, Sedilo, Desulo, Tula, Osini, Genoni, Sestu, etc.. Gli Stentales hanno varcato il mare tenendo concerti tra gli emigrati sardi in Olanda, Belgio e nel Lazio. L’inipegno sociale nella difesa dei più deboli, li ha visti partecipare anche a numerosi concerti di beneficenza, a Nuoro, come al Festival di Valledoria nell’Agosto 1998. Riportiamo alcune definizioni degli Istentales prese dai titoli dei numerosi servizi dei quotidiani sardi. In questi ultimi anni: “Un ovile come sala prove immerso nella vallata di Baddernanna, ai piedi dell’Ortobene (Lunione Sarda 09/97); “lstentales” testi fuori dagli schemi (L’Unione Sarda 09/97);”Il Rock estremo abita nei monti della Barbagia” (La Nuova Sardegna 8/4/98);” lstentales il Pop scomodo” (L’Unione Sarda 1 5/3/98); “11 canto resistente” (La Nuova Sardegna 8/4/98); “L’azione propulsiva degli Istentales rompe la subalternità culturale “ (L’Unione Sai-da 24/4/98); “Gigi l’antidivo: quando il pastore canta” (L’Unione Sarda 22/5/98); “lstentales tra passato e futuro” (La Nuova Sardegna 8/4/98); “Dal Rock alla natura” (La Nuova Sardegna 23/8/98); “Musica di protesta e opposizione” (L’Unione Sai-da 20/9/97); “....in Barbagia hanno un seguito che farebbe gola a molti gruppi di maggior fama” (L’Unione Sarda 7/9/97); “lstentales secondi con l’inno antiparco” (La Nuova Sardegna 23/6/98, per il festival regionale di Sestu) oppure L’Unione Sarda: “...durissima requisitoria contro il parco che il pubblico ha condiviso applaudendo più volte a scena aperta”. E infine citiamo tra gli altri un bel servizio della rivista musicale FREE-TJIMIE (inverno 96) con l’affermazione: “Istentales brilla nel cielo e guida la coscienza del popolo sardo”; o de “Il Cagliaritano: Sos Istentales dall’ovile “; e infine “ L’Occhio del cittadino: gli Istentales hanno cantato la rabbia dei sardi per i padroni stranieri nella nostra terra”. Ma per parlare degli Istentales non basta un veloce servizio giornalistico, occorre analizzare i testi e cercare di capire lo studio e la ricerca di quelle sonorità etniche presenti in maniera così organica nelle loro canzoni (voci, rumori ed anche colori della vita). I quattro componenti del gruppo, tutti nuoresi, sono: Gigi Sanna, pastore, che coordina l’attività e compone i testi. Alla sua voce calda e intensa, accompagnata dall’inseparabile chitarra, si aggiungono la bravura e la professionalità dell’altra voce, quella di Luciano Pigliaru, anche tastierista. Completano il quadro delle sonorità prettamente sturnentali, l’incomparabile vivacità artistica degli altri due componenti, Sandro Canova che sublima le piazze con un incantevole basso, e Luca Floris che scatena le piazze con la sua magica batteria. Il gruppo viene quasi sempre confortato dal supporto di due turnisti, quali un chitarrista ed un saxofonista. Segue il gruppo una coppia di cinghiali imbalsamati: “Pasquale e Vanitosa” che da poco hanno dato alla luce un cinghialetto di nome “Benvenuto”.

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